20 Aprile 2024
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Natale a Bergamo: tutte le tradizioni

L’Italia, si sa, è ricca di tradizioni di lunga data e quasi ogni paesino ha le proprie attività caratteristiche, specialmente nel periodo più magico di tutto l’anno, quello del mese di dicembre. Il Natale a Bergamo non è da meno: ricco di tradizioni tramandate dal passato – anche dal punto di vista culinario.

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Natale a Bergamo

L’attesa del Natale a Bergamo: Santa Lucia

La magia del Natale, a Bergamo, inizia più di una decina di giorni prima del 24 dicembre. Tutti i bimbi sanno che, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, Santa Lucia passa in tutte le case per lasciare un pensierino. Generalmente, si tratta di un dolce regalo (dolce nel vero senso della parola: tradizionalmente, infatti, la santa porta i Cri-Cri, gli zuccherini o le monetine di cioccolato), ma non solo.

E come fa Santa Lucia a sapere qual è il dono giusto?


Anche in questo caso, tutti le scrivono una letterina, ma, a differenza di quella di Babbo Natale, gliela consegnano anche. Sì, avete capito bene. E se, nei giorni che precedono il 12 dicembre, vi dovesse capitare di passare per il centro di Bergamo bassa – più precisamente, in via XX settembre – troverete sicuramente una fila di bambini e bambine, accompagnati dai genitori, fuori dalla chiesa di S. Lucia (tutti i bergamaschi la conoscono così, ma, per Google Maps si chiama Chiesa della Madonna dello Spasimo. E io lo scopro solo scrivendo questo articolo), pronti per consegnare la loro lista nelle sue “mani”. Infatti, all’interno si trova una statua della santa, davanti alla quale si lasciano le letterine.

Ma le usanze legate a Santa Lucia non si concludono così presto.


Infatti, per essere sicuri, al proprio risveglio, di trovare i regalini tanto ambiti, i bimbi sanno che, oltre a essere stati buoni durante tutto l’anno, la sera, prima di coricarsi, devono lasciare latte e biscotti per Santa Lucia e il fieno (se possibile) per l’asinello. Così, potranno sfamarsi e riposarsi, durante il lungo viaggio nelle case di tutti.

Ma c’è un altro patto che non bisogna tradire: la notte non bisogna svegliarsi per cercare di vedere la santa, che, altrimenti, lancerà la cenere negli occhi dei bambini. Vi potrà sembrare una strana tradizione, ma c’è un perché, ed è legato alla leggenda secondo cui Santa Lucia si sarebbe strappata gli occhi – o glieli avrebbero tolti. Tant’è che, nell’iconografia, è sempre rappresentata senza.

Santa Lucia a Bergamo

Il pranzo di Natale a Bergamo

Quasi ovunque, in Italia, il primo momento di convivialità natalizia coincide con il cenone della Vigilia. Invece, a Bergamo, siamo soliti prediligere un bel pranzo – infinito, possibilmente – proprio il 25 dicembre.

Da tradizione, si parte con una carrellata di antipasti che comprende insalata russa, un bel tagliere di salumi e formaggi – rigorosamente locali.
Per chi ha ancora fame, poi, largo a ravioli in brodo e casoncelli come primi piatti, per poi passare alla polenta (immancabile, sulle tavole bergamasche), accompagnata da lonza, arrosti, coniglio, spezzatino e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente, per bagnarsi la bocca, non può mancare del buon vino – in genere, rosso, visto il tripudio di carne.
La dolce conclusione è l’immancabile panettone milanese, che trova sempre spazio durante il pranzo di Natale.



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Il villaggio di Natale a Bergamo

Ormai da qualche anno, un altro appuntamento fisso del periodo natalizio è quello con i mercatini di Natale. A Bergamo si svolgono in Piazzale degli Alpini, nei pressi della stazione, e sono diventati un’attrazione per tutta la provincia – e non solo. Le casette in legno che richiamo i mercatini trentini ospitano specialità enogastronomiche della città, opere di artigianato locale, stoffe, ricamati e oggettistica lavorata in vetro o legno.
Il villaggio di Natale a Bergamo è sempre molto partecipato, con espositori che vengono da tutta Italia e, addirittura, dall’estero. Quest’anno, l’appuntamento è dal 18 novembre al 27 dicembre.

Accanto alla magia dei mercatini, il 24 dicembre si svolge, da qualche anno a questa parte, la Babbo Running: una marcia non competitiva di 5 km per la città bassa. Lo scopo? Sostenere la ricerca scientifica contro i tumori pediatrici in pieno stile natalizio, divertendosi e colorando l’intera città. Perché lo spirito del Natale implica anche solidarietà e aiuto.

Visto che in Italia le tradizioni di Natale sono molto sentite e così diverse tra loro, ora sono io a chiederlo a voi: quali sono quelle tipiche della vostra città?

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