19 Aprile 2024
Viaggi

Perché visitare Populonia? Ecco a voi la Dispensa Desideri

Tra i motivi per cui vale la pena visitare Populonia, c’è la Dispensa Desideri. Delizioso borgo marittimo toscano con un lungo passato. Raccontiamo un esempio di felice connubio tra la riqualificazione dei borghi e il coraggio e l’impegno di giovanissimi imprenditori locali. 

Il borgo da visitare di Populonia in cui si trova la Dispensa Desideri
Pregevole inquadratura aerea di Populonia (Fonte: E-Borghi)

Populonia è un borgo toscano situato in una località denominata Val di Cornia, bagnato alle proprie pendici dal Golfo di Baratti. Siamo in una frazione del comune di Piombino, in provincia di Livorno. Dal mare occorre salire una stradina stretta, lungo una collina dalle curve ripide, che si fa largo in un fitto e ombroso bosco. Una volta in cima,  si trova un parcheggio, antistante l’entrata della rocca. 

Le origini del nome di questo borgo da visitare

Si chiamava anticamente Popluna, per via delle origini etrusche: forse Fufluna, in nome del dio etrusco “dionisiaco” Fufluns, nume dell’euforia e del vino. Una delle curiosità è che si tratta di uno dei pochi esempi di borgo privato. Non appartiene al demanio. In particolare, si tratta di uno dei posti meno abitati d’Italia. La popolazione residente è davvero esigua e conta meno di venti persone.

Populonia: un borgo da visitare per molte ragioni

Populonia offre numerose possibilità ai visitatori. Oltre a poter praticare trekking nel bosco, come è possibile vedere dai numerosi escursionisti a piedi, mentre si sale la strada “quasi elicoidale” che porta fino al borgo alto. Per gli amanti della storia è possibile visitare un piccolo ma ricco museo archeologico, oltre che una piccola antica chiesa, ed una fortificazione con l’annessa torre. Si può salire fino all’ultimo piano della struttura e dominare l’intero golfo, con il volto accarezzato dai venti, e si possono scattare foto molto belle, soprattutto al tramonto. Inoltre, è possibile visitare l’area del parco archeologico etrusco.


Vi spiego come nasce l’intervista alla Dispensa Desideri di Populonia

Era inverno, ero in dolce compagnia e volevo organizzare un “tramonto fuoriporta”. La scelta è ricaduta sul Golfo di Baratti, nel livornese. Una volta arrivati, siamo scesi sulla spiaggia fredda per godere del cielo rispecchiato nell’acqua bassa, trasformatasi per l’occasione in una tela liquida, così da accogliere in sé – riflettendolo – il miglior dipinto delle ultime luci di un sabato invernale.

Dopo questo magnifico “quadro vivente”, siamo saliti con la macchina fino a Populonia. Non era la prima volta per me, ma sono tornato con l’entusiasmo di chi arriva la prima volta. Dopo aver visitato le vie minute, una deliziosa chiesetta e dopo essere saliti sulla torre grazie ad una gentilissima operatrice che desidero ancora ringraziare, ci siamo diretti in cerca di un localino sfizioso dove scaldarci e ristorarci. L’intervista nasce quella sera.


Tra i motivi per cui visitare Populonia, i Cocktail della Dispensa Desideri
Uno dei Cocktail della casa (Fonte: Dispensa Desideri)

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Cristiano, perché visitare la Dispensa Desideri a Populonia?

«L’idea alla base del nostro progetto nasce dal voler portare in provincia, nella fattispecie all’interno di un borgo storico, un esperimento innovativo. Credo che l’obiettivo sia stato centrato. Il nostro Cocktail Bar è diventato un riferimento influenzando l’apertura di altri posti che si ispirano alla nostra formula. Il livello generale del bere miscelato si è alzato, anche se resta ancora piuttosto basso. La gestione dei prezzi è rimasta vincolata alla media imposta dalla zona. Qualcosa, però, sta cambiando rispetto a prima. La nostra proposta è stata recepita e può contribuire ad elevare la qualità della Mixology locale. Questo è uno dei punti della mission. Geograficamente siamo penalizzati, ma abbiamo il pregio di fare qualcosa di unico, vista la località dove lavoriamo».

Una proposta di Negroni della Dispensa Desideri

Cosa intendi per “alzare il livello della mixology locale”?

«Intendo rilevare, senza presunzione, che è riduttivo restringere l’orizzonte ignorando la cultura internazionale della mixology con le relative tendenze. A livello locale, per lo più, prevale una concezione del bere poco esigente: questo si riflette nei prezzi e nella qualità. Non vogliamo sostituire questo impianto ma offrire un’alternativa e un focus. Il Cocktail ha qualcosa da raccontare: le sue origini, la sua evoluzione, gli ingredienti, i metodi di preparazione, la sperimentazione. Non si tratta soltanto di un’accozzaglia di vetro, ghiaccio, alcool e guarnizioni. Già che si beve e si paga, perchè non provare una proposta che curi ogni creazione come fosse unica, offrendo metodi di miscela all’avanguardia, garantendo la scelta dei migliori prodotti i circolazione, rispondendo alle curiosità sul tema e prospettando ad ogni ospite il Cocktail che più gli si adatta?».

Speakeasy alla Dispensa Desideri

Qual è la formula della Dispensa Desideri?

«La formula del locale è identificabile – in primo luogo – con un Social Club. Questo è il risultato che vorremmo ottenere: un posto dove le persone possano incontrarsi e stare insieme, scambiare opinioni, bevendo prodotti di qualità e mangiando pietanze sfiziose. Non è facile per il posto che abbiamo scelto, ma la direzione è buona. Data l’importanza rivestita dai Cocktail, che sono un elemento distintivo e di eccellenza della nostra filosofia, oltre che un medium e un vettore aggregativo-sociale che si presta al rito conversazionale, sarebbe corretto parlare di Cocktail Social Club. Allo stesso tempo, vista la stuzzicante proposta gastronomica in grado di allietare il tempo speso nel nostro locale, accompagnando i miscelati, non può mancare un riferimento all’area Food. Il colore del grano, quindi, è un Cocktail & Food Social Club». 

Mixology alla Dispensa Desideri

Quali sono le vostre fonti di ispirazione?

«Principalmente le fonti della nostra formula sono internazionali. Riguardano l’esperienza pregressa in Francia, dove ho lavorato in un eccellente Bistrot, e in Belgio, dove ho lavorato in uno dei migliori Cocktail bar all’interno di un cinque stelle. Nasce, o almeno si sviluppa, all’estero il desiderio di scoprire questo mondo, che nelle grandi città ha già preso piede, e di capire quale sia la massima espressione del buon bere. Facciamo del nostro meglio per soddisfare i nostri clienti».

Da cosa deriva il nome Dispensa Desideri?

«Il nome completo è Dispensa Desideri – Il colore del grano. Il colore del grano deriva da una citazione de Il piccolo principe. In particolare, deriva da una frase che il protagonista rivolge alla volpe, riferendosi ai suoi capelli: “di me ti rimarrà il colore del grano”. Questa espressione è diventata il nostro logo. Nostra madre, cofondatrice dell’attività e Chef, è l’ideatrice di questa dedica, per ricordare affettuosamente una cara amica perduta. Per comodità ed esigenza pratica, però, può bastare Dispensa Desideri, nome che trae origine dall’originaria funzione del fondo in cui lavoriamo».

Il piccolo principe è alla base del nome della Dispensa Desideri, posto da visitare a Populonia
Il piccolo principe come fonte di ispirazione del nome del locale (Fonte: SoloLibri.net)

Il fondo della Dispensa Desideri nel borgo di Populonia: un posto da visitare

«Il fondo lo abbiamo quasi completamente ristrutturato negli anni, passo dopo passo. Questo sarebbe il terzo miglioramento apportato, cambiando il bancone, migliorando gli arredi, sistemando la qualità dell’illuminazione. Ci sono ancora tante cose da fare, e i nostri investimenti sono auto finanziati. Piano piano miglioreremo sempre di più. C’è stata anche la pandemia. Non possiamo lamentarci dei risultati raggiunti finora nella valorizzazione estetica del locale».

Come è arredata la Dispensa Desideri?

«Si tratta di un arredamento che richiama la filosofia della zona, proiettando – grazie alle luci e ad altri dettagli – in un’atmosfera internazionale. Il nostro obiettivo è di migliorarlo ulteriormente, una volta assorbite le spese dell’apertura e delle chiusure pandemiche. Il posto ha un proprio fascino intrinseco, legato anche al fondo in cui sorge il locale. A livello logistico-spaziale, la Dispensa Desideri è stata progettata bene. Il nostro arredamento conta su pezzi vintage e su oggetti rustici e tradizionali – frutto di recupero – che si sposano molto bene con l’atmosfera interna al locale e con quella del borgo». 

La cornice ovattata e meditativa offerta dalla Dispensa Desideri a Populonia

Lo Staff della Dispensa Desideri

«Lo Staff è molto giovane. Ci siamo io (Cristiano), che ho 26 anni, mia sorella che ne ha quattro anni più di me e gestisce contabilità e pasticceria, preparando ottimi dolci fatti in casa, mio fratello che ha quattro anni meno di me ed è un pizzaiolo provetto (fa un’ottima pizza napoletana contemporanea). Ci sono poi la mia compagna, che ha 22 anni e sostiene il bar miscelando con grande abilità, e la fidanzata di mio fratello, che si occupa della cucina. Nostro padre, infine, è il supervisore dell’attività portando la sua esperienza».

La pizza napoletana contemporanea del fratello di Cristiano

I punti di forza per cui visitare la Dispensa Desideri a Populonia

«Tra i nostri punti di forza ci sono lo studio dei processi, la ricercatezza della materia prima, la manualità nel trasformarla, l’ispirazione che non si limita al territorio – da cui trae i migliori prodotti – ma si muove nell’ottica di un’avanguardia internazionale, di un processo veloce ed in evoluzione. Vogliamo dare un taglio “fusion”, cercando di allargare l’orizzonte senza dimenticarci dove siamo e da dove veniamo. Il nostro approccio al Cocktail merita di essere conosciuto: riunisce tradizione e innovazione, cultura e sperimentazione, esperienza e speculazione artistica! Si può dire altrettanto dei nostri piatti, pensati per essere accompagnati con la selezione dei prodotti da bere». 

Nel borgo da visitare di Populonia sono consigliati i Cocktail della Dispensa Desideri
La Mixology come arte suprema della casa (Fonte: Dispensa Desideri)

Come hanno vissuto la pandemia posti da visitare come la Dispensa Desideri e Populonia?

«Non è stato facile: dovevamo inaugurare il giorno in cui è iniziato tutto. L’apertura è stata rimandata. Abbiamo dovuto attendere l’estate nonostante fossimo pronti ed entusiasti. Dopo la stagione estiva, ci siamo dovuti fermare ancora tra zona rossa e limitazione oraria alle 18 (penalizzante per chi lavora in questo settore). Siamo riusciti, in ogni caso, a tamponare le spese nei periodi più difficili a causa delle restrizioni. Durante “le chiusure” abbiamo sperimentato il servizio delivery. Paradossalmente, tuttavia, questo è stato uno dei posti che ha risentito meno del Covid, in termini di presenze. Si tratta di una zona isolata e poco abitata: ideale quando si vuole evadere dalla città e dai suoi ritmi frenetici e ossessivi. Questo ha portato molte persone a visitarci».

Un Cocktail da asporto alla Dispensa Desideri

Quando è suggeribile visitare la Dispensa Desideri e Populonia?

«D’inverno! C’è maggiore ressa nei mesi estivi. Il flusso e la quantità di visitatori è ingente. Non nascondo che sia una fortuna dal punto di vista imprenditoriale, ma per un gestore da un certo punto di vista c’è minore soddisfazione. Non c’è il tempo sufficiente per raccontare ad ogni singolo ospite quello che sta bevendo o mangiando, come accade nei mesi invernali. Principalmente, tra inverno ed estate cambia la tipologia di cliente e di servizio. I visitatori estivi vivono “diversamente” il locale e hanno esigenze diverse. Ci considerano il “classico bar sulla strada”, una tappa di passaggio anonima, tra le altre. Alcuni consumano senza nemmeno entra a vedere l’interno. Altri se ne vanno senza aver appreso quasi niente di noi, senza aver colto la vera natura “speak easy” del posto».  

Assaporare

Giovani e riqualificazione dei borghi: visitare la Dispensa Desideri a Populonia

«Siamo aperti da circa due anni. Vogliamo riportare la vita pulsante a Populonia, cioè nel borgo meno abitato d’Italia (presumibilmente). Per questo proponiamo – accanto all’offerta gastronomica e a quella della mixology – buona musica, appuntamenti a tema, serate artistiche, o presentazioni di prodotti locali (ad esempio, un ottimo Gin). Vogliamo portare i giovani, perchè possono essere trainanti e di ispirazione, una volta coinvolti. Vogliamo far leva su un aspetto: la possibilità di visitare posti nuovi, misteriosi e affascinanti, dove invitare amici e conoscenti facendo bella figura, abbinandovi dei momenti di gusto, come possono essere quelli legati alle degustazioni». 

Populonia è realmente un borgo privato?

«Populonia appartiene a una famiglia. La leggenda narra che fu vinta a carte alcune generazioni fa. Ci sono circa 11 abitanti: questo non la rende incline alla socializzazione e alla fidelizzazione del cliente. Non essendoci abbastanza abitanti, sono io a dover portare da fuori le persone. I clienti e gli ospiti sono esclusivamente forestieri. Le capacità di networking e fidelizzazione diventano fondamentali. La strada non è delle più semplici: può scoraggiare i visitatori specialmente di sera. Detto ciò, il patrimonio naturale e storico della località riesce ad imporsi sui motivi che possono dissuadere i turisti». 



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La Dispensa Desideri è aperta a proposte e collaborazioni?

«Specialmente in inverno, siamo molto aperti alle proposte degli ospiti: ascoltiamo e valutiamo le loro idee, in linea con l’idea di Social Club. Approfitto per lanciare un appello a tutti coloro che cerchino la giusta ambientazione per esporre la loro arte o per ospitare le loro performance. Questo appello è rivolto a fotografi, pittori, musicisti, attori e tutti gli appassionati delle arti. Siamo un ottimo “punto di appoggio”. Abbiamo già ospitato rappresentazioni teatrali ed eventi a tema artistico. Così facendo, portiamo nuova linfa all’intero borgo, generando coinvolgimento, attività e occasioni sociali! Se avete proposte per la prossima stagione autunnale, non esitate a contattarci!».  

Un esempio di serata a tema alla Dispensa Desideri a Populonia

Ringrazio Cristiano per l’intervista e l’intero Staff per l’accoglienza premurosa. Mi complimento ancora per la formula, rinnovando i miei auguri alla Dispensa

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