20 Aprile 2024
Serie TV e Cinema

Teatro in streaming e cinema on demand: un parere personale

Nell’ultimo anno e mezzo rimasti a casa tra lockdown, zone rosse e coprifuoco, non sono certo mancate le occasioni per passare tempo di fronte alla tv, il pc o anche solo davanti allo schermo di un cellulare. Non sono mancati nemmeno i contenuti da vedere, infatti chiunque ha prodotto qualcosa lo ha potuto distribuire solo in quel modo.

Quale futuro per il cinema e il teatro nel 2021?

L’immagine che potete vedere qui sopra rappresenta una delle attività che nell’ultimo anno e mezzo non abbiamo potuto fare: assistere come pubblico ad un evento live. Questa foto è tratta da un concerto (nell’estate 2021 saranno ancora proposti in versione “posti a sedere numerati”) ma va bene lo stesso. A causa della pandemia globale da Covid-19, tutto il mondo che si occupa di lavorare a contatto con il pubblico di spettatori si è praticamente fermato. Gli eventi, la cultura, la ristorazione, lo sport e non solo: tutto bloccato. Ma se alcune attività si potevano già seguire da casa (ad esempio vedere una partita di calcio in tv) per altre non è così.

O meglio, non era così fino all’altro ieri: in questo anno è mezzo c’è stata l’esplosione del cinema on demand e del teatro in streaming. Ovvero si è tentato da parte di operatori del cinema e del teatro di proporre i propri lavori non più in sala (che erano chiuse) ma direttamente nelle case degli spettatori. Come è andata?


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Per chi è rimasto a casa a guardare la tv o lo schermo di un pc è andata bene, anzi benissimo. Perché non sono mancate le produzioni, le proposte o più in generale i contenuti da vedere. A qualsiasi ora, in qualsiasi posto e fino a quando si vuole (concetto stesso dell’on demand). La richiesta di serie tv ad esempio è più alta che mai.

Teatro in Streaming
Photo by KoolShooters on Pexels.com

Ma parliamo di Cinema. Il pubblico da casa non si è di certo annoiato (e se lo ha fatto non è per mancanza di cose da vedere, visto gli immensi cataloghi di Netflix, Prime Video, Disney etc etc etc). Ci sono stati film, che sono passati dritti dalla casa di produzione alla visione in home video. Per un film (un tempo) non passare dal cinema ma andare direttamente in home video (termine che sta diventando desueto ormai) non era un buon segnale. Oggi invece è l’unico segnale che quel film può essere visto.

Un’esempio su tutti è stato Zack Snyder’s Justice League. Va detto che non in tutto il mondo i cinema sono stati chiusi, ma in buona parte sì e questo ha messo in difficoltà sia i distributori di cinema che i gestori stessi di sala. Ma anche quando si è potute riaprire le sale c’è stato un problema di non poco conto: non c’erano i titoli da far vedere. Perché comunque anche la produzione di film è diminuita, nonostante la buona volontà. Quale può essere la soluzione per l’estate (e anche l’inverno) 2021? Io vi do la mia versione ma a fine lettera.

Ho iniziato questa lettera con la foto di un concerto, luogo dove tradizionalmente si sta in piedi, si balla, si fa rumore.

A meno che non parliamo di concerti con orchestra, di musica classica e affine, che per natura sono rappresentazioni dove si rimane in silenzio e seduti. Quest’estate nei concerti anche non di questo tipo, si rimarrà però seduti e numerati (per rispettare le norme vigenti) come se si fosse ad un opera teatrale.

Teatro in Streaming

E con il Teatro che voglio proseguire. Il bello del teatro, lo sanno tutti, sta nel vederlo in sala. Seduti al posto, in silenzio, con la giusta distanza tra palco e platea/galleria. Perché il teatro è bello perché è dal vivo, perché vedi gli attori a cinque metri da dove sei seduto, perché anche lo spettatore è coinvolto con quello che accade sul palcoscenico.

Un’emozione che non può darci il Teatro in Streaming.

Perché quella è un’emozione unica che si può vivere solo a teatro. Così come per tutti gli eventi live. Certo anche un concerto te lo puoi guardare da casa, ma non è la stessa cosa. Anche uno spettacolo di arte circense te lo puoi guardare dal divano, ma non è come essere lì, ad ammirare gli acrobati e sentire insieme a loro la tensione nell’aria. Non è la stessa cosa.

Infatti se alcuni hanno tentato di distribuire i loro spettacoli in streaming (link per call tipo Zoom o anche solo su Facebook/ Instagram) molti si sono filosoficamente rifiutati di farlo. Perché non è la stessa cosa, anche solo a livello tecnico per la visione di una quarta parete che non c’è più. C’è chi ha adottato delle mezze misure: mostrare in streaming solo spettacoli di repertorio e quindi nulla di nuovo (che comunque non si riusciva a preparare). C’è chi ha resistito durante il primo lockdown ma ha poi cambiato idea dopo.

C’è chi ha proposto magari monologhi in streaming, più semplici da seguire anche dietro lo schermo di un pc. Ma rimane un fatto: non è la stessa cosa. E non solo perché i gestori teatrali hanno avuto gli stessi problemi economici di quelli delle sale cinematografiche, ma proprio perché in alcuni casi manca il gusto di vedere uno spettacolo dal vivo. Il gusto è il gusto: fare le cose con gusto o senza il gusto di farle, tutto qui. Senza contare che il teatro è una “performing arts” e non può competere su schermo con film, serie tv o anche solo prodotti web (una parola chiave su tutte: inquadrature).

E dunque anche qui: che fare? Siamo arrivati a fine lettera e vi dico cosa penso a riguardo.


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Estate, inverno e futuro di Cinema e Teatro

A mio parere ci sono almeno tre cose da fare in estate, in inverno ma anche per il futuro.

La prima cosa da fare per quest’estate è stimolare la domanda di proposte culturali e artistiche (anche perché ad oggi ne risente pure l’offerta) e farlo in fretta visto che siamo al 16 Giugno. Da un lato promuovere e pubblicizzare le attività (poche) che già ci sono (punti verdi, eventi all’aperto, cinema in arene) e dall’altro lato far sapere ai cittadini che questi luoghi sono sicuri. Che ci si può fidare ad andare a vedere uno spettacolo o un film, anche al chiuso. Ci sono anche delle statistiche della scorsa estate che ci dicono che sono i luoghi più sicuri tra tutti (qui).

In secondo luogo (per l’inverno) serve stabilire regole chiare ma semplici per gli accessi ai luoghi chiusi come cinema e teatri (ma pure musei e gallerie) e che siano rispettate una volta e per tutte. Fermo restando che già al lavoro in ufficio (per fare un esempio) le distanze non sempre si rispettano, non si capisce perché al cinema o a teatro (dove di solito non ci sono miliardi di persone che si alitano addosso) sia stato proibito andare. Si entra con il vaccino o gli anticorpi e questa sarà pure la base per il green pass.

spettacoli dal vivo

Si entra con la prenotazione dei biglietti e a orari diversi. Si entra con mascherina e mantenendo le distanze. Magari diminuendo i posti disponibili, visto che siamo al chiuso e che in questi luoghi non ci sono finestre da aprire (e se ci fossero non si potrebbero aprire visto dove siamo).

In ultimo e per il futuro, serve che questi ambienti di cultura e arte ricevano il rispetto che meritano, sotto ogni punto di vista. Sono stati i primi a chiudere e saranno gli ultimi a riaprire. Sono i primi ad essere colpiti da tagli economici e sono anche tra quelli meno giuridicamente “protetti” e riconosciuti. Sono anche quelli che vengono visti da chi sta fuori, come luoghi di svago e non di lavoro. Come se chi lavora in questi contesti lo fa per hobby e non per lavoro. Serve dunque una grande opera di sensibilizzazione culturale (a tappeto) per far sì che questi ambienti siano visti da tutta la popolazione come ambienti dove lavoratori della cultura e dell’arte generano valore per l’intera nazione.


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Luoghi di valore: questo sono Teatri e Cinema e così devono essere percepiti. Sia in questo periodo eccezionale, sia in condizioni normali. Sia quest’estate che questo inverno. Sia nel 2021 che in futuro. Ora e sempre, così facciamo prima.

Giulio Prosperi, attore, autore e regista teatrale e cinematografico.

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Giulio Prosperi

Prolisso.

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