16 Ottobre 2024 9:04
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Sei anni per rivoluzionare e aggiornare le esposizioni della Galleria Nazionale di Roma attraverso eventi, mostre, progetti e tanto altro per raccontare le donne e il femminismo. Women Up dà spazio alle artiste attraverso oltre 16000 immagini, video e opere, ora anche in digitale grazie a Google Arts & Culture.

Un fitto programma che mette le donne e la loro visione del mondo al centro. Gli step sono tre: rinnovare le collezioni, creare un archivio femminista e dare il via a “Io dico Io”, in cui le donne possono esprimersi e raccontarsi attraverso i loro autoritratti.

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Women Up fra Galleria Nazionale e Google Arts & Culture

Nel 2016 con la mostra Time is out of Joint la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma vede un ampio processo di trasformazione e riorganizzazione dei suoi spazi e degli allestimenti. Sotto la direzione di Cristiana Collu inizia a prendere forma l’idea e l’esigenza di dare più spazio alle donne e alla loro visione del mondo e dell’arte. Inizia così un’attenta indagine circa la presenza femminile all’interno delle collezioni e delle mostre temporanee. All’inizio del 2016 i lavori di artiste all’interno della retrospettiva Time is out of Joint sono cira il 10% del totale delle esposizioni. Diventeranno poi il 30% nel 2019, numero in costante aumento. Dal 2016 ad oggi, una personale su quattro è dedicata ad un’artista donna.


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Woman Up mette al centro artiste e non soltanto. Esperte, critiche, teoriche dell’arte sono chiamate a contribuire e arricchire questo enorme progetto che ci parla di arte ed equità di genere. Un lavoro eccezionale, fruibile ora anche digitalmente grazie a Google Arts & Culture, che ci offre la possibilità di disporre di 16000 immagini e video in altissima qualità ed esplorare i preziosi archivi della critica e femminista italiana Carla Lonzi fra opere, conferenze, interviste e approfondimenti. Un archivio femminista di inestimabile valore a portata di clic.

Per uguaglianza della donna si intende il suo diritto a partecipare alla gestione del potere nella società mediante il riconoscimento che essa possiede capacità uguali a quelle dell’uomo.

Carla Lonzi

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Fatto da una Donna – Made by a Woman Artist: più spazio alle donne

Il progetto video Fatto da una Donna – Made by a Woman Artist, ci mostra delle interviste girate fra diversi quartieri romani. Un’idea che è stata ripresa all’interno della mostra, in cui accanto a 27 opere è stata applicata un’etichetta che evidenza una caratteristica che le accomuna tutte, ovvero il fatto di essere state realizzate da una donna.


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A marzo 2021 all’interno di Women Up è stata attivata anche la mostra Io dico Io – I say I, in cui le artiste hanno la possibilità di parlare ed esprimersi in prima persona, attraverso autoritratti e selfie. Autorappresentazioni di tante individualità che, quando unite, creano una moltitudine di sguardi, diverse visioni del mondo e avventure da raccontare.

Artiste italiane di generazioni e generi diversi sono qui chiamate a esprimere la loro unicità e utilizzando l’atorappresentazione come mezzo di comunicazione per esprimere la loro soggettività e il proprio sé.


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