Sakura
Il Sakura fiorisce e sfiorisce in pochi giorni. Lo sapevi?
Rappresenta la bellezza e la fragilità della vita, raffigurata nella tradizione giapponese con il fiore di ciliegio.
Uno spettacolo da vedere, uno di quelli che puoi stare a guardare e non devi permetterti di cogliere.
Fragile come un sorriso, insegna a goderne del momento. Nella cultura di provenienza è questo che simboleggia. Perché il calore che emana è destinato a spegnersi in breve tempo.
Allora devi ritenerti fortuna, se vedi un Sakura sbocciare, se puoi starlo a guardare il tempo necessario per notarlo appassire.
Una bellezza infinita la sua, capace di durare il momento esatto per restarti dentro e non sparire mai più, dalla tua memoria.
L’amore a volte assomiglia ad un Sakura.
Tremendamente bello, delicato e fragile.
Dovremmo augurarci questo, d’essere il Sakura di qualche d’uno che sappia poi cogliere il meglio di noi. Accudirci e saper stare lontano quando è il momento di vederci sbocciare.
Incantarsi, ad occhi aperti, cogliendo il nostro meglio.
I giapponesi guardano con questo fiore poi, con tristezza. Ci insegnano che può essere bello quel dolore, ci crederesti?
Perché il significato che danno a questo appassire così velocemente è la rinascita.
La capacità di ripresentarsi sempre più bello, ogni primavera.
Allora prometti che trasformerai il mio cuore in un Sakura. Che lo tratterai come si fa con le cose destinate a subire l’evoluzione di un tempo feroce. Fammi rinascere, quando la primavera scalderà le nostre labbra, e si presterà a vederci fiorire.
E se tutto questo non dovesse accadere, non temere.
Sarà stato un fiore bellissimo, durato di tempo di un sorriso stupito.
Fiore preferito.
Cuore fiorito.
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