Limone duro
Tu ricordati sempre na cosa.
Quando meno te l’aspetti, la vita ti bacia. Un limone duro, neanche troppo bello, ma lo fa.
Tu goditi quel bacio, chiudi gli occhi e non pensare ad altro. Perché i baci sono belli per quel motivo lì, ti obbligano a chiudere gli occhi. E tu sei bella come un bacio.
Lo so, è grezza sta cosa del “limone duro”, ma la poesia è capace di nascondersi anche tra le cose meno adatte a vestirsi di lei.
Come abbiamo fatto noi per tanto tempo. Ricordi?
Vestiti l’uno dell’altra, viceversa. A starci dentro, bruciare come un limone spremuto forte sulle ferite. Nudi, appiccicosi e fatti di spigoli.
Le ginocchia, livide. Il seno, preso a morsi. Gli occhi, pieni di lacrime.
Forse è solo sesso, io ci ho sempre visto dentro poesia.
Dentro di te, versi contro il muro, sopra il muro. Ci hai mai fatto caso? La gente scrive verità sui muri, noi ci abbiamo fatto l’amore convinti che fossero solo ossa volte a scontrarsi, bugia.
Vuoi saperne un’altra? Un’altra bugia?
Non ti ho mai amata, voglio che tu lo sappia.
Perché non si può amare una persona come te, piena di casini, senza amor proprio, con quel corpo ai miei occhi perfetto. Non ti si può amore, sei troppo brava a farti scopare.
Troppo brava a farmi scappare. Perché con una come te, ci si perde. Con quei lividi che sembrano un dipinto. Quel neo che mi piace notare ogni volta. Troppo bella, per uno come me.
Ma tanto non capisci, vero?
Oppure fai finta come me? Ti lasci prendere a schiaffi da questa vita perché poi c’è più gusto a sorriderci in faccia, con il retrogusto di sangue, i denti rossi e le labbra rotte.
Tu ricordati sempre na cosa.
La vita è come un limone duro, dato con forza e prepotenza. Tu sei simile a lei, capace di togliere il fiato. Piena di tutta quella poesia che solo un pazzo sarebbe capace d’amare.
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