Tu non lo sai
Tu non lo sai, non lo puoi neppure immaginare. Il male che mi hai fatto, il modo in cui ne sono uscito distrutto.
Con il sorriso rotto, con il cuore calpestato, e tu, tu non saprai mai, quanto mi hai rubato.
Non saprai mai, che ci sei stata in mille guai. Nelle mani che tremanti non smettevano di scrivere, in un letto da dividere, nelle serate in cui tutti erano felici ed io non riuscivo a ridere.
Non sai, quanti nomi ti ho dato, quante frasi nei libri ti ho dedicato, quante volte ti ho scritto messaggi che poi ho cancellato.
Che mi sentivo un aquilone, poi ero strappato, incastrato tra le tue dita, come nei rami di un albero, lasciato solo in mezzo ad un prato.
Tu non lo sai, quante altre volte mi sono perso a causa tua, te che eri casa mia. Quante volte ancora sei stata la strada più buia. L’unica via, senso unico, senza senso.
E non sapere molte volte è meglio, ignorare ti salva, comprendere t’uccide.
Allora non saprai, d’essere rima nascosta in una poesia, d’essere la forza che mi ha spinto verso la felicità. Nonostante tutto, il male che effetto fa?
A me fa sorridere, ogni tanto ci riesce ancora.
Tu non saprai mai, ed io forse un giorno l’urlerò così forte da riuscire a fartelo sentire.
Che se poi mi dedico all’amore sento di sparire, che sei una pistola carica, puntata sulla mia tempia, pronta a sparare.
Ed io sono un proiettile, capace a bucare, a trapassare, a fare buchi nel cemento.
Con la testa appoggia contro il freddo, quello che ti entra dentro e ti sposta tutto.
Tu non lo sai, il male che hai fatto, quello che ancora mi fai.
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