Era una bugia
Ci sono tante cose che nella vita ti faranno male. Questa è una delle verità più grandi, una di quelle che tendiamo sempre a nasconderci, a non raccontarci. Lo facciamo perché abbiamo paura, perché è più facile vivere senza quel tipo di consapevolezza o perché temiamo di non essere abbastanza forti da poter sopportare questo macigno. Il problema è che arriva sempre un momento in cui capiamo, perché poi si capisce, che era una bugia, tutto.
La prima bugia che tendiamo a smascherare è quella legata allo shampoo, quando siamo bambini. Quello che non brucia gli occhi e poi ci regala lacrimoni enormi. Era una bugia, ma ti sei fidato. A sette anni la fiducia è come un Super Santos, non ha una direzione ben precisa.
Ci sono le amicizie poi, le coltiviamo come salici piangenti destinati a coprirci dalla pioggia per una vita intera. Ci sono amicizie che non muoio mai, sempreverdi. Ci sono Serpeverde che invece sono più crudeli di Draco Malfoy. Perché alcune amicizie sono come bacchette infilate su per il culo, la vera magia sarebbe non averle mai incontrate quelle persone.
La bugia più antica, è sicuramente l’amore. Quella più venduta, più commercializzata e data come solida verità. Viviamo in un mondo markettaro che ci rifila ancora famiglie made in Mulino Bianco. Raccontiamo fiabe ai bambini, chiedendo loro di scegliere d’essere principi a cavallo o principesse da salvare. Ci facciamo fregare dai libri, sempre colpa loro. Con commedie divine e romanzi che sono divine commedie.
Alla fine è tutto un gioco di parole, amore. Capisci?
Amor, ch’a nullo amato amar perdona… e sarà così, che ti ritroverai a sorridere ancora una volta. Così capirai che era una bugia, il suo sorriso sopra il tuo.
Ma pur sempre, una bugia bellissima.
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