Young Sheldon, la serie nata come prequel e spin-off di Big Bang Theory, si incentra sulla vita infantile del nerd più popolare al mondo: Sheldon Cooper.
La sitcom americana è approdata prima su CBS, la televisione americana, e poi arrivata in Italia su Infinity (il Netflix italiano) in esclusiva assoluta, insieme all’11° stagione di Big Bang Theory. Una strategia intelligente da parte di Infinity, che ha agito sull’onda del successo di Big Bang Theory e della messa in onda dello spin-off Young Sheldon per attirare più persone possibili sulla piattaforma di Mediaset. La nuova serie ha attirato subito milioni di spettatori.
La serie è stata creata da Chuck Lorre (produttore) e Steven Molaro (co-produttore e sceneggiatore), gli stessi produttori di Big Bang Theory, che hanno voluto creare una soft commedy sull’infanzia di uno dei personaggi più amati della tv. Jim Parsons, lo stesso attore di Sheldon in Big Bang Theory, interpreta sia la voce narrante che il produttore esecutivo della nuova serie. La nuova produzione porta i fan indietro nel tempo, nell’infanzia del nerd più famoso al mondo, Sheldon Cooper, e verso la società dei primi anni 90 nel Texas orientale a Medford. Luogo e tempo in cui un personaggio, di gran lunga più intelligente dei suoi coetanei, non riesce a rapportarsi in una società in cui prevalgono il football e la chiesa.
Le sfide del giovane Sheldon: famiglia, scuola e amici
La storia è ambientata nel 1989 in Texas, luogo in cui ha vissuto Sheldon Cooper per diversi anni prima di spostarsi in California. Il protagonista è un bambino di 9 anni che è stato promosso direttamente alle scuole superiori per la sua elevata intelligenza. Così intelligente da studiare fisica e, allo stesso tempo, interessarsi di fumetti, supereroi e trenini telecomandati. Le sue principali sfide sono la socializzazione e il percorso verso la vita adulta. Un percorso fatto di complessi calcoli matematici, insegnanti troppo “stupidi” per la sua intelligenza e situazioni assurde al limite del grottesco.
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Il protagonista è limitato nelle relazioni sociali, non riesce a capire i comportamenti dei suoi compagni di classe e l’ambiente liceale in cui è immerso. Si ritrova spesso in situazioni assurde e bizzarre, e la sua famiglia non è da meno. Il giovane Sheldon (interpretato da Iain Armitage) viene spesso frainteso per le sue doti intellettive, sia in famiglia che a scuola.
Young Sheldon: football, chiesa e giocatori d’azzardo
Oltre ai suoi compagni di scuola, anche i suoi familiari hanno un carattere alquanto improbabile: il padre alcolizzato e, appassionato sfegatato di football americano, rimane più attaccato al fratello maggiore. George (Montana Jordan), il quale si rivela essere il personaggio completamente opposto di Sheldon: stupido, ma socialmente accettato da tutti per le sue capacità atletiche.
Ma è la madre Marie Cooper (Zoe Perry) l’unica della famiglia e fervente cristiana che si occupa maggiormente di “Shelly”, tanto da preoccuparsi per farlo socializzare con gli altri compagni di scuola e trovare nuovi amici. Costance (Anni Potts) è la “nonnina” adorata dal piccolo Sheldon, completamente irresponsabile, alcolizzata e giocatrice d’azzardo, ma profondamente legata al suo nipotino preferito.
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Dopo neanche un anno dalla messa in onda Young Sheldon è stata subito rinnovata per la seconda stagione, anche grazie agli elevati ascolti negli USA: circa 17,2 milioni di spettatori. E’ stato uno dei debutti più prolifici per una serie televisiva degli ultimi 7 anni. Il debutto di Young Sheldon è il più visto di una comedy dal 2011, anno del debutto di “2 Broke Girls”. La serie è riuscita ad attrarre i fan di Big Bang Theory, quella che aveva attirato in tv circa 20 milioni di spettatori, ma che sulle ultime stagioni è caduta un po’ in basso per la monotonia delle situazioni e per la presenza di troppe scene che sanno di “già visto”.
Young Sheldon ha saputo raccogliere sia i fan della serie sia gli appassionati di comedy, riuscendo a dare freschezza, quella tipica comicità dei nerd alle prese con la vita sociale.