06/11/2017. Tutto il mondo è pronto a salutare un campione d’altri tempi. Tutto il mondo da il suo saluto a uno dei calciatori più forti della storia, uno di quelli di cui difficilmente ci si scorda, ” il Maestro”, Andrea Pirlo. 1 Coppa del Mondo, 2 Champions League, 6 Scudetti, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane, 1 Campionato del Mondo per Club, 1 Campionato Europeo U21. Parliamo di uno dei calciatori più decisivi e più vincenti della storia del calcio italiano e mondiale.
La sua carriera finisce negli Stati Uniti, con i New York City, dove dal 2015 ha intrapreso la strada di ambasciatore per far crescere un movimento calcistico che sta godendo negli ultimi anni di una crescita esponenziale grazie all’arrivo di grandi campioni del calcio europeo come David Villa, Kakà, Frank Lampard, Sebastian Giovinco e proprio Andrea Pirlo.
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La carriera
Il “Maestro” nasce e cresce calcisticamente nella sua Brescia, per poi essere acquistato appena maggiorenne dall’Inter. Viene successivamente girato in prestito alla Reggina, fa ritorno all’Inter per poi essere girato nuovamente in prestito al Brescia di Roberto Baggio. Qui matura molto calcisticamente e arretra la sua posizione da trequartista a mediano, grazie ad un’intuizione di Mr. Carlo Mazzone. Nell’estate del 2001 viene acquistato dal Milan in un’operazione costata complessivamente alla società rossonera 35 miliardi delle vecchie lire. Al Milan, di comune accordo con l’allenatore Carlo Ancelotti riprende a giocare da mediano, come a Brescia, e diventa uno dei pilastri della squadra rossonera per i successivi 10 anni.
Quando al Milan, complici tanti infortuni e un rapporto non idilliaco con Massimiliano Allegri, lo ritengono un giocatore finito, Pirlo passa alla Juventus, che lo aveva fortemente voluto dopo l’arrivo di Antonio Conte in panchina. Ed è qui che il “Maestro” vive una seconda giovinezza calcistica. E’ al centro degli schemi della Juventus ed ogni pallone passa prima dai suoi piedi, ed è proprio da lui, Buffon, Chiellini, e Bonucci, che la Juventus riparte e costruisce il ciclo che tutti conosciamo.
La Nazionale
Tanti successi nelle squadre di Club hanno scandito la fantastica carriera di Pirlo, è vero. Ma il “Maestro”(soprannome datogli dai suoi compagni di squadra) è stato amato da tutti i tifosi azzurri dalla prima all’ultima apparizione con la maglia della Nazionale Italiana. Il suo esordio nella nazionale maggiore avviene il 7 settembre del 2002 sotto la guida tecnica di Giovanni Trapattoni. In ogni partita con la casacca azzurra addosso ha sempre dato il 100% ed è per questo che il popolo azzurro lo porterà sempre nel cuore. 116 presenze e 13 gol con la maglia azzurra a cui si aggiunge la Coppa del Mondo del 2006 vinta in finale contro la Francia. Pirlo durante tutto il mondiale ha giocato da protagonista assoluto e leader della squadra segnando un gol all’esordio contro il Ghana e segnando il rigore nella finale. Da ricordare anche l’ottimo Europeo disputato nel 2012 sotto la guida tecnica di Cesare Prandelli in cui l’Italia, con Pirlo sempre protagonista, ha raggiunto la finale perdendo con la Spagna.
E’ sempre brutto assumere la consapevolezza di non poter più ammirare giocatori di questo calibro mentre esprimono tutta la loro classe durante le loro partite. Un calciatore fenomenale Pirlo, che sarà ricordato tra i migliori di sempre, Italiano, che ha sempre dato il massimo quando scendeva in campo, ma soprattutto un UOMO e un professionista che di questi tempi è sempre difficile trovare.
Ciao Andrea, non dimenticheremo mai il tuo piede fatato.
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