Quanto costa essere felici
Ogni cosa ha un costo, crescendo impariamo sempre di più il prezzo che ha un sorriso, no?
Lo facciamo sudando i compromessi, valutando i rischi, cercando di restare bambini, provando a credere nei nostri sogni.
La felicità ci dona una bellezza rara, pronta a mostrarsi di rado. Si rivela in quelle foto in cui eravamo distratti, quelle in cui sorridiamo senza saperne il perché.
Essere felici ci rende deboli, ci rende vulnerabili, certe volte ci porta ad essere antipatici. Si, perché la gente invidia le gioie altrui.
Quindi quanto costa essere felici davvero?
Me lo chiedo da qui, seduto al bar dell’università.
Me lo chiedo da qui, in piedi in ascensore.
Me lo chiedo pedalando verso casa.
Così vedo la felicità venduta su cartelloni pubblicitari che nessuno legge più. Mi fermo a fissare lei, questa ragazza che con una banana in mano sfoglia storie su Instagram, storie non sue, inconsapevole che stasera sarà una storia delle mie. La mastico, 10centesimi, una Goleador alla Coca-Cola.
La verità è che forse ci hanno detto che dovevamo essere felici, ma non ci hanno insegnato il come esserlo.
Così ci hanno propinato felicità altrui, dicendoci che non fa per noi quel tipo di sorriso, che non siamo abbastanza, che a noi non spetta.
Allora aspetta, aspettiamo.
Aspetto che quel cartellone cambi pubblicità, aspetto che si apra l’ascensore, aspetto di scrivere una storia delle mie.
Forse è tanto importante mostrarsi felici, ma a me iniziano a fare paura questi mostri che sembrano sorridere solamente.
La felicità costa quanto avere delle mani sugli occhi, da dietro.
“Chi è?”
E sapere che la risposta non sei te.
Perché troppe volte non ce ne rendiamo neppure conto e la lasciamo scappare la felicità, la facciamo andare via senza neppure chiederle di fermarsi a dormire.
Dovremmo solo avere più coraggio d’essere felici.