28 Marzo 2024
Attualità

Il Divieto Di Essere Giovani. La “sicurezza” per l’estate 2017

Le costanti minacce alla nostra libertà e le operazioni di sicurezza applicate nel tentativo di garantirla, sembrano riassumersi in una sola frase: Il divieto di essere giovani.

“Mamma, stasera vado ad un concerto”

– Salve, posso entrare?

-Si, ma niente bevande alcoliche, niente droga, niente bombolette spray e niente zaini o trolley di dimensioni più grandi di un quaderno. Ah già, sono vietati pure i bastoni da selfie, gli ombrelli, le videocamere, le macchine fotografiche, le Gopro, i tablet e gli iPad.

-Ok, almeno la bici posso portarla dentro?

Assolutamente no, vietato pure l’accesso con bici, pattini e skate.

-E se volessi rimanere a dormire all’aperto? Il sacco a pelo posso tenerlo vero?

Neanche per sogno! Tende e sacchi a pelo non sono ammessi.

Ok. Me ne torno a casa mia.

Che sta succedendo?

Dialogo post-apocalittico? Purtroppo no.

Questa è la realtà ad oggi, 12 Giugno 2017. La scenetta riportata sopra è una previsione di quello che succederà il 1 Luglio 2017 all’ingresso del Modena Park, quando un fan si presenterà davanti agli addetti alla sicurezza (che saranno 1200 in toto) prima di poter assistere al concerto di Vasco.

Dal Viminale è arrivata la stretta sulla sicurezza nelle manifestazioni, una serie di misure che dovranno far fronte agli altre 1700 eventi in programma quest’estate in tutta la Penisola. Tali misure di sicurezza non saranno attuate solamente per il concerto di Modena ma si  si protrarranno (in maniera più o meno radicale) per tutta la stagione estiva, dai concerti dei Radiohead a quelli dei Coldplay, passando per Eddie Vedder, Battiato, gli Aerosmith e tantissimi alti. Già due giorni fa, in occasione del concerto dei Guns N’ Roses, ai fan è stata inviata una mail (dal sito sul quale avevano acquistato il biglietto) con la lista di tutti gli oggetti vietati.

Che fine ha fatto Woodstock?

il divieto di essere giovani

Bhé, la rabbia dei fan non si è fatta certo attendere, c’è chi parla di “festa rovinata” e chi grida all’assurdo e alla repressione della libertà. Tutti si sentono estraniati e spiazzati, scagliando così – giustamente – la loro rabbia contro questo clima imposto dal moderno Terrore che sta lentamente avvolgendo tutto, anche la cosa più libera e incontrastabile: l’Arte. La realtà sembra mettere ancora più in crisi i giovani (e non solo) che vorrebbero vivere un’esperienza unica e soprattutto irripetibile, ma che sono invece costretti a rinunciare quell’atmosfera libertina e naturale, che solo un concerto sa regalare.

Nota nostalgica: Il divieto di essere giovani sembra proiettarci in un futuro in cui l’idea di Woodstock assumerà un’aura sempre più mitica e sfuocata, troppo lontana e troppo evanescente per poterla assaporare.

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