Kebab Cristiano
La notizia del ragazzo marocchino arrestato a Torino risale a ieri.
Grazie ad un tempestivo intervento del corpo dei carabinieri, il ROS e con la collaborazione del FBI, dopo solo otto anni dalla segnalazione questo individuo è stato arrestato. Parliamo di Mouner El Aoual, 29 anni, e noto sul web come Salah Deen.
Si, sul web, perché Salah Deen compieva la sua propaganda jihadista proprio tramite le chat e amministrava anche un canale tematico denominato Lo Stato del Califfato Islamico.
Il soggetto in questione stava anche progettando alcuni attentati contro il mondo Cristiano e sono stati rinvenuti alcuni suoi video dove Salah Deen spiegava come creare una bomba fai da te nella cucina di casa propria, una sorta di Art Attack del terrore.
Emigrato dal Marocco verso l’Italia nel 2008, conosciuto nel suo quartiere, dove risedeva da 8 anni ospite di una famiglia italiana, una madre e un figlio, che naturalmente erano totalmente ignari di ciò che stava architettando e producendo El Aoual.
Ma come è possibile che un terrorista passi inosservato per tutto questo tempo?
Semplice, perché vestiva e viveva come ognuno di noi. Volto rasato, t-shirt, un paio di jeans e scarpe da ginnastica.
Il problema è che forse, ci hanno costruito un’immagine ben delineata in testa, di un uomo con il turbante e un mitra in mano, pronto a farsi saltare in aria da un momento all’altro, ma così non è.
In uno dei video diffusi da Salah Deen c’è una frase che rimane impressa, il terrorista afferma: “I Cristiani finiranno come carne allo spiedo, come il Kebab.”
Un piatto di Kebab Cristiano, di una religione che già sta sparendo, ma per la quale rischiamo lo stesso di essere condannati.
Perché forse anche agli estremisti islamici hanno inculcato un’immagine che non esiste più, quella di un paese fatto di chiese popolate, di credenti veri che seguono davvero una religione e di una fede che sempre meno viene davvero praticata.
Così in Barriera di Milano a Torino, hanno arrestato un terrorista, che minacciava di renderci tutti simili ad un Kebab Cristiano. Così in un giorno come questo viene naturale chiedersi quanti cristiani ci siano ancora.