“Tutte noi le abbiamo: prima il ciclo, poi il parto, e poi ci dobbiamo imbottire anche di ormoni.”
Quante volte è capitato di ritrovarsi in un discorso di questo genere?
Che le donne siano in molti casi svantaggiate, non è una novità. Anche madre natura ci priva fisiologicamente di diversi enzimi, ci predispone maggiormente alla ritenzione idrica e così via. Ma quanto possiamo incolpare madre natura per i metodi di contraccezione? Grazie al Vasalgel c’è aria di cambiamento.
I metodi di contraccezione
I metodi di contraccezione maschile sono molto limitati: ad oggi, esistono in commercio solamente il preservativo (che ricordiamo essere l’ UNICO metodo per la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili!) e la vasectomia. Per quanto riguarda la donna, invece, possiede una vasta gamma di metodi di contraccezione, che per la maggior parte sono di natura ormonale ( pillola, anello vaginale, cerotto). Il problema sta proprio nell’ormone.
Una gran fetta di popolazione femminile non può assumere ormoni per questioni di salute. L’utilizzo di ormoni in donne che hanno già avuto problemi di tipo vascolari, in particolare di tromboembolia venosa (TEV) è altamente sconsigliato, poiché è già nota la correlazione tra assunzione di ormoni e TEV. In uno studio danese risulterebbe anche maggiore, la percentuale di donne in cui si sono verificati casi di TEV che assumevamo ormoni, non per via orale (cerotto e anello vaginale).
Lo sviluppo di un metodo contraccettivo di tipo ormonale per l’uomo è stato proposto da un gruppo di ricercatori internazionali che hanno dovuto sospendere la sperimentazione a causa dei grossi effetti collaterali, che le donne non subiscono poiché abituate all’assunzione di ormoni ormai da parecchio tempo. In realtà, come spiega la Dott.ssa Meriggiola in un intervista a “il Post” le aziende farmaceutiche non hanno interesse a mettere su mercato un contraccettivo maschile e per questo non c’è nessuna casa farmaceutica intenzionata a finanziare la ricerca e sviluppo.
Vasalgel: cos’è e come funziona
Dalle menti di ricercatori e soprattutto dalla necessità di sviluppare un nuovo anticoncezionale maschile, nasce il Vasalgel. Il Vasalgel è un anticoncezionale, ancora in fase di studio, di tipo non ormonale, maschile.
Chimicamente è un polimero cioè una molecola ad elevato peso molecolare. Questo viene iniettato all’ interno dei dotti deferenti, canali che portano il liquido seminale dal testicolo ai dotti eiaculatori. Una volta iniettato, Vasalgel si infila nelle piccole pieghe dei vasi deferenti formando una soffice barriera semi permeabile sotto forma di idrogel. Questo permette il passaggio alle molecole di acqua e molecole solubili in acqua, ma non permette il transito agli spermatozoi essendo troppo grandi, che quindi vengono riassorbiti dal corpo umano.
Gli studi che sono stati condotti sui conigli hanno confermato che Vasalgel fornisce una rapida insorgenza di azoospermia (assenza di spermatozoi nello sperma) con durata nel corso di un periodo di prova di 12 mesi.
I vantaggi del Vasalgel
Come abbiamo detto, per adesso non esistono metodi di contraccezione maschile a lunga durata che siano reversibili. La vasectomia, che consiste nella sterilizzazione maschile attraverso l’asportazione di un piccolissimo tratto dei dotti deferenti, è un’ operazione che è generalmente considerata permanente, a causa delle difficoltà di inversione e della riduzione del tasso di successo nel ripristino della fertilità.
È stato provato in uno studio molto recente avvenuto sui conigli, che il Vasalgel possiede un grosso vantaggio rispetto alla vasectomia che consiste per l’appunto nell’ essere reversibile. La reversibilità del Vasalgel è semplice e veloce: basta un’iniezione intravasale di bicarbonato di sodio per “dissolvere” la barriera di idrogel. Lo studio che è stato condotto su una popolazione di conigli che han subito il blocco del passaggio dello sperma per 14 mesi dopo l’impianto di Vasalgel, dichiara che i conteggi spermatici sono tornati alla normalità in tutti i soggetti durante il periodo di osservazione. Il Vasalgel quindi, non va a diminuire la fertilità maschile.
L’obiettivo è quello di portare il prima possibile il Vasalgel sul mercato, per offrire una maggiore scelta tra contraccettivi maschili.