i thegiornalisti
L’anno scorso hanno completamente devastato la playlist dei nostri iPod, ma ancora non tutti li conoscevano.
Quest’anno hanno fatto il sold out e li passa anche Radio Deejay, un grandissimo passo avanti. No?
Chi sono? I thegiornalisti.
Hanno incendiato le nostre serate, facendoci viaggiare tra le strade e le stelle.
Così sono diventanti l’ultimo grido della notte, della nostra notte.
Perché il venerdì sera eravamo troppo ubriachi, troppo impegnati nello sbagliare a vivere.
Parlo di quelle notti dove finisci a parlare con gli alberi, dove la chiami alle due di notte e la chiami per dirle “ehi, sono fatto di te“.
Quelle che poi sono seguite da mattine strane, lente, quelle dove ti ritrovi a scriverle “non odiarmi, se puoi”, e speri che lei ti risponda che ieri sera sperava in tuo messaggio, dicendoti: “avevo addosso il tuo maglione mio“.
Allora trovi il coraggio di confessarle che senza di lei sei disperato e finalmente glielo dici: Vieni e cambiami la vita!
Ti parlo di loro, de “i thegiornalisti”, perché giustamente qualcuno me l’ha chiesto, che cazzo centrassero con noi, beh, nulla!
Loro fanno musica e stanno iniziando sempre più a fare notizia.
Noi non facciamo musica e neppure produciamo notizie.
Ma loro ce l’hanno fatta, parlandoci d’amore, di sogni e di vita. Noi vogliamo semplicemente prendere esempio da loro.
Loro, i thegiornalisti.
Noi, come i tori a Pamplona.